Marjorie Hope Nicholson, professoressa della Columbia University che negli anni ‘40 apriva la strada a nuovi approcci che coniugavano scienza e letteratura, concentrò parte della sua ricerca sul significato della montagna in estetica e nella storia delle civiltà. Nel 1948, un anno prima della pubblicazione di A Sand County Almanac di Aldo Leopold, Nicholson aveva tenuto una serie di lezioni su come la montagna fosse stata oggetto di emozioni agli antipodi. Mountain Gloom and Mountain Glory documentava questi passaggi nella percezione dei poeti inglesi del Sette, Otto e Novecento. Tra questi, l’opera di Thomas Burnet (1635-1715) suscitò particolare interesse per il suo rivolgere alla montagna riflessioni paradossalmente opposte che oscillavano tra violente critiche denigratorie–montagne descritte come rubbish della natura–a momenti di forte esaltazione estetica delle stesse. Le passeggiate tra le Alpi sempre destavano in lui stupore, e un senso di sublime, difronte alla spettacolare magnificenza di quelle vette montuose che sembravano toccare il cielo.