Il progetto di Francesco Pedrini (Bergamo, 1973) per la comunità di Roncobello prevede la realizzazione di un nuovo punto di osservazione della volta celeste al Passo del Vendulo.
La scelta del luogo è stata determinata da una combinazione di elementi storici e fortuiti: l’Alta Valle Brembana è un sito di grande interesse archeo-astronomico, e il Passo del Vendulo è un crocevia di sentieri, tra cui quello che conduce alla Porta delle Cornacchie. Qui, in un’area in cui è stato necessario rimuovere gli abeti rossi colpiti dal bostrico – un insetto che attacca specialmente questo tipo di piante, nutrendosi della parte interna del tronco – si è andato a creare uno spazio congeniale per ospitare un nuovo “osservatorio poetico del cielo”, come lo definisce l’artista.
Il lavoro di Pedrini nasce proprio da una riflessione sulla trasformazione dell’ecosistema boschivo, dovuta al cambiamento climatico e alla diffusione di monocolture di abeti rossi che hanno favorito la proliferazione del bostrico, che sta distruggendo ampie aree forestali.
Ispirato al Jantar Mantar di Jaipur, un celebre sito astronomico indiano, Magnitudo avrà funzioni semplici ma suggestive, e sarà composto da tre installazioni che non hanno solo una valenza estetica, ma sono veri e propri strumenti di osservazione: Posa è un’area pianeggiante, livellata con assi di legno, che funziona come una meridiana orizzontale e che prenderà vita nel corso del prossimo anno grazie alla partecipazione della comunità: fino al 7 maggio 2026, ogni mese, persone diverse saranno invitate a portare un piccolo sasso da incastonare nel punto segnato dall’ombra della meridiana. Un gesto semplice, ma carico di significato, che si ripeterà fino a quando i dodici sassi andranno a tracciare un analemma solare, figura geometrica che richiama il simbolo dell’infinito. Un segno tangibile di appartenenza, memoria e condivisione; un’opera viva, generata dalla comunità e restituita ad essa come simbolo permanente di un tempo vissuto insieme.
Le altre due opere sono realizzate in legno di larice, tipico della zona e resistente alle intemperie: Polaris è un tronco inclinato di circa 42 gradi – come la latitudine al Passo del Vendulo – che guida l’osservatore verso la Stella Polare, da sempre punto di riferimento per esploratori e scienziati. Un’opera che simboleggia la stabilità e la guida, e che invita a riflettere sulla nostra origine e sull’infinito.
In Aerofono l’albero si trasforma in una struttura cava che raccoglie i suoni del cielo, offrendo un’esperienza di ascolto immersiva. La superficie del tronco è solcata da linee che, pur richiamando i segni lasciati dal bostrico, traggono in realtà ispirazione dal percorso sinuoso del fiume Valsecca nella valle, dalle Baite di Mezzeno fino a Bordogna.