Marta Cuscunà Alleanze multispecie.
Fantascienza, femminismi
e creature più-che-umane

03.10.2024

Il teatro di Casnigo, fondato negli anni Venti del Novecento nelle stalle del Circolo di aggregazione della laica Società di mutuo soccorso, ha attraversato un lungo periodo di abbandono prima di essere restaurato e riaperto, nei primi anni Duemila, dai soci del Circolo Fratellanza. Il restauro ha mantenuto l’originale impianto liberty e ha riportato alla luce le decorazioni pittoriche dell’epoca, restituendo al teatro il suo antico splendore.

Nell’ambito del programma Pensare come una montagna, il teatro è stato lo spazio in cui Marta Cuscunà (Monfalcone, 1982), autrice e performer di teatro visuale, nota per la sua ricerca che unisce l’attivismo ambientale e sociale alla drammaturgia per figure, ha offerto uno spazio di riflessione critica, interrogando il pubblico sulla possibilità di un futuro capace di coniugare progresso tecnologico e cura degli ecosistemi, promuovendo una visione integrata e collaborativa.

Il racconto performativo ha condensato le riflessioni portate nelle recenti produzioni di Cuscunà sul futuro del pianeta Terra ed esplora le interconnessioni tra specie e ambienti, mettendo in luce le relazioni tra le forze naturali e le azioni umane.

Un discorso in cui è ravvisabile l’eco del pensiero dell’antropologa Anna Tsing, della biologa Lynn Margulis, del filosofo Bruno Latour, e specialmente dell’ecofemminismo di Donna Haraway, che sottolinea come le dinamiche di dominazione e sfruttamento ambientale siano spesso parallele a quelle di oppressione di genere e giustizia sociale. La performance ha raccontato il viaggio immaginifico dell’artista oltre il confine sempre più sfocato che separa il naturale dall’antropico, l’individualità e la simbiosi, la fine e un possibile nuovo principio.

L’evento è parte di una serie di iniziative realizzate con il supporto del Club GAMeC – l’associazione degli amici del museo che dal 2005 sostiene le attività della Galleria, volte a promuovere la ricerca artistica contemporanea in tutte le sue forme.

Note biografiche

Marta Cuscunà è autrice e performer di teatro visuale; nella sua ricerca unisce l’attivismo alla drammaturgia per figure. Nel 2009 vince il Premio Scenario per Ustica con È bello vivere liberi! primo capitolo di Resistenze femminili, una trilogia di cui fanno parte La semplicità ingannata e Sorry, boys. Nel 2021 partecipa alla trasmissione televisiva di Rai 3 “La Fabbrica del mondo” di Marco Paolini e Telmo Pievani, per la quale scrive e interpreta una mini serie per corvi meccanici dedicata ai temi dell’ecofemminismo. Nel 2023 la serie diventa uno spettacolo teatrale dal titolo Corvidae. Sguardi di specie, co-prodotto dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento. Dal 2009 al 2019 ha fatto parte di Fies Factory, un progetto di Centrale Fies. Dal 2021 è artista associata al Piccolo Teatro di Milano.

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